Malattia di Parkinson vs parkinsonismi

Malattia di Parkinson vs parkinsonismi

Cos’è la malattia di Parkinson?

La MP è una malattia neurodegenerativa che peggiora lentamente nel tempo nella maggior parte delle persone affette. I sintomi appaiono gradualmente e possono impiegare anni prima di manifestarsi pienamente. Per questo, molte persone convivono con la malattia per molti anni prima della diagnosi ufficiale. I sintomi della MP includono una progressiva perdita del controllo del movimento (con tremore a riposo, rigidità, lentezza dei movimenti e instabilità posturale) nonché un’ampia gamma di sintomi non motori che vanno dalla depressione alla perdita dell’olfatto, da problemi di natura gastrica a cambiamenti nella sfera cognitiva.

Cos’è un parkinsonismo?

Parkinsonismo è un termine generico che indica un gruppo di disordini neurologici caratterizzati da problemi motori simili a quelli presenti nella MP come il tremore, la lentezza nel movimento e la rigidità. Sotto la categoria di parkinsonismi si annoverano molti disturbi, alcuni dei quali non ancora chiaramente definiti o identificati. Nelle fasi iniziali di manifestazione dei sintomi è spesso difficile capire se si tratti di MP o di un parkinsonismo. I parkinsonismi, denominati anche come MP atipica, rappresentano circa il 10-15%, tendono a progredire più rapidamente della MP, e si presentano con sintomi aggiuntivi, come demenza o allucinazioni o cadute frequenti, e rispondono in misura limitata o per nulla alla terapia con levodopa.

Nei paragrafi seguenti descriveremo le forme di  parkinsonismo più comuni. È importante ricordare che molte persone non sviluppano i sintomi necessari per fare una diagnosi specifica e, per questo, ricevono una diagnosi di “parkinsonismo”. In molti di questi casi, la diagnosi definitiva e precisa può essere fatta solo post-mortem.

Parkinsonismi indotti da farmaci

I parkinsonismi indotti da farmaci possono essere difficili da distinguere dalla MP, sebbene spesso in questi casi il tremore e l’instabilità posturale siano meno gravi che nella MP. Di solito, queste forme di parkinsonismo sono un effetto collaterale di farmaci che agiscono sulla dopamina a livello cerebrale. Fra questi farmaci ci sono gli antipsicotici, alcuni bloccanti dei canali del calcio e psicostimolanti come le amfetamine e la cocaina. Quando si sospende il farmaco, i sintomi si attenuano in un lasso di tempo che può arrivare a 18 mesi o più.

Paralisi sopranucleare progressiva (PSP)

Nella popolazione generale, la PSP è un po’ più comune della SLA (sclerosi laterale amiotrofica, anche nota come malattia di Lou Gehrig o malattia del motoneurone). I sintomi iniziali appaiono di solito attorno ai 60 anni. I più comuni sono: la perdita di equilibrio durante il cammino con cadute improvvise, disturbi della memoria e cambiamenti di personalità. Ai problemi del cammino, si associano problemi a carico dei movimenti degli occhi che appaiono di solito a 3-5 anni di distanza e che sono tipici di questa malattia. In particolare, la capacità di muovere gli occhi e di rivolgere lo sguardo in modo appropriato è molto ridotta. Questo avviene a causa di una debolezza o paralisi dei muscoli deputati al controllo dei movimenti dei globi oculari. I sintomi della PSP possono rispondere alla terapia dopaminergica ma, di solito, a dosi maggiori di quelle utilizzate nella MP.

Atrofia multi-sistemica (MSA)

L’MSA (anche nota come sindrome di Shy-Drager) comprende un gruppo di disordini che coinvolgono uno o più sistemi. Nell’MSA, il sistema nervoso autonomico è di solito gravemente compromesso già nelle fasi iniziali della malattia. I sintomi includono problemi urinari con sensazione d’urgenza, esitazione e incontinenza. Un altro sintomo è  l’ipotensione ortostatica: quando il soggetto assume la posizione eretta, la pressione arteriosa scende a valori così bassi che possono verificarsi svenimenti. Invece, quando il soggetto è sdraiato, la pressione arteriosa può essere piuttosto elevata. Negli uomini, uno dei sintomi iniziali può essere un problema di erezione. Altri sintomi includono: alterazioni del linguaggio, difficoltà a respirare e a deglutire e la scarsità di sudorazione. Come per gli altri parkinsonismi, i sintomi dell’MSA rispondono molto poco o niente affatto ai farmaci utilizzati nella MP.

Parkinsonismo vascolare

Il parkinsonismo vascolare è solitamente causato dalla presenza di coaguli a livello cerebrale che producono piccoli infarti multipli. Persone con questo tipo di parkinsonismo hanno solitamente più problemi nel camminare piuttosto che tremore, con maggiori disturbi nella metà inferiore del corpo. La malattia progredisce più lentamente rispetto agli altri tipi di parkinsonismi. L’esordio dei sintomi può essere improvviso oppure con una progressione che peggiora nel tempo a gradini, cioè fra un peggioramento e l’altro si verifica una pausa della progressione. La risposta di questa malattia alla levodopa è variabile.

Demenza a corpi di Lewy (DLB)

La DLB è la seconda causa di demenza nell’anziano dopo la malattia di Alzheimer ed è caratterizzata da un progressivo deterioramento intellettivo e funzionale. In aggiunta ai segni e ai sintomi motori della MP, i pazienti con DLB tendono ad avere frequenti cambiamenti nel pensiero, nell’ attenzione e nella vigilanza, con allucinazioni visive. Il tremore è spesso assente oppure presente in forma molto lieve. La risposta dei sintomi parkinsoniani alla levodopa è variabile.

Degenerazione cortico-basale (CBD)

La CBD è il parkinsonismo più raro. Si sviluppa di solito dopo i 60 anni. I sintomi includono: la perdita di funzione di un lato del corpo, la presenza di movimenti involontari e rapidi dell’arto e problemi di linguaggio. Può diventare difficile o impossibile utilizzare il braccio affetto, nonostante l’assenza di debolezza e deficit di sensibilità. L’individuo ha la sensazione che il braccio non sia sotto il suo controllo volontario. Non vi è al momento alcun trattamento specifico per la CBD.

Diagnosi

Non vi è un test per diagnosticare la MP o i parkinsonismi. La diagnosi si basa sulla raccolta anamnestica completa e su un’accurata visita da parte di un neurologo specialista dei disordini del movimento. Per questo, la MP, soprattutto all’inizio, può essere confusa coi parkinsonismi. Può essere necessario rivedere la diagnosi nel tempo in base alla velocità di progressione della malattia, alla risposta ai trattamenti e ad altri fattori. Tutti i parkinsonismi mostrano una diminuzione di dopamina, pertanto il DAT-SCAN, una tecnica che permette di vedere i sistemi dopaminergici cerebrali, non può essere utilizzata per differenziare la MP dai parkinsonismi.

Trattamento

Vi è un certo grado di sovrapposizione nel trattamento tra MP e parkinsonismi. Per questo, la terapia dopaminergica (il trattamento di base della MP) può essere efficace in alcuni parkinsonismi. L’ esercizio fisico regolare è molto importante per il mantenimento del tono muscolare, della forza e della flessibilità. Altre strategie terapeutiche applicabili sia alla MP sia ai parkinsonismi includono la fisioterapia, la terapia occupazionale, la logopedia, l’uso di antidepressivi e, per la presenza di distonia, l’uso di tossina botulinica. Il fine è trattare i sintomi che maggiormente diminuiscono la qualità di vita del soggetto.

Cosa devo fare dopo la diagnosi iniziale

Se tu o un tuo caro non siete sicuri di avere la MP o una forma di parkinsonismo, prendi un appuntamento con uno specialista in disordini del movimento, ovvero un neurologo specializzato nella gestione dei malati di MP e di altri disordini del movimento, tra cui i parkinsonismi discussi in questo articolo. Contatta la Parkinson’s Foundation Helpline per scoprire lo specialista più vicino a te: 1-800-4MP-INFO (473-4636) o Helpline@parkinson.org.