Donne e malattia di Parkinson

Donne e malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson (MP) colpisce circa 10 milioni di uomini e donne nel mondo. Le donne hanno un minor rischio di sviluppare la MP. Inoltre, i risultati di alcuni studi suggeriscono che vi siano delle differenze nel modo in cui uomini e donne vivono la malattia: le donne con diagnosi di MP riferiscono sintomi diversi, presentano più frequentemente degli uomini sia effetti collaterali che fluttuazioni dei sintomi nel corso della giornata e ricevono un’assistenza sanitaria diversa rispetto agli uomini.

Da dove nascono queste differenze?

Sulla base di questi studi, i ricercatori hanno formulato alcune ipotesi. Alcune differenze possono essere legate alla biologia, nel senso che il corpo maschile e femminile potrebbero reagire diversamente alla malattia o alle terapie. Altre possono essere dovute a fattori esterni, come delle diversità in termini sia di accesso all’assistenza sanitaria che di modalità di trattamento.

Perché il rischio di contrarre la malattia è inferiore nelle donne?

La conclusione di studi condotti in tutto il mondo e in gruppi diversi per razza, etnia ed età  è che le donne hanno un rischio inferiore di sviluppare la malattia di Parkinson rispetto agli uomini. Non sappiamo ancora perché, anche se sono state formulate varie ipotesi.

Il rischio inferiore potrebbe essere dovuto ad una minore esposizione delle donne a fattori ambientali, come pesticidi, metalli pesanti o traumi cranici che sono associati alla MP. Differenze biologiche possono avere un ruolo: gli estrogeni, ormoni sessuali femminili, hanno un’azione protettiva contro la MP. Tuttavia, si sa poco dei meccanismi di azione e, comunque, l’influenza degli ormoni potrebbe essere limitata a un periodo specifico della vita e solo a determinate concentrazioni.

Quali sono le differenze dei sintomi tra uomini e donne?

I sintomi della MP includono sintomi motori, come tremore e rigidità, e sintomi non motori, come depressione e affaticamento, che possono variare da persona a persona.

Nelle donne, sembra che alcuni sintomi (come la depressione) siano più frequenti che negli uomini. Comunque, non è ancora chiaro se ci siano diversità in termini di sintomi tra donne e uomini. Ciò può essere dovuto alla variabilità fra soggetti indipendentemente dal loro sesso.

Ci sono differenze nel trattamento della MP tra uomini e donne?

Tutti i trattamenti (compresi farmaci, approcci chirurgici ed esercizio fisico) alleviano i sintomi della MP, ma non ne rallentano o ne arrestano la progressione. La levodopa, spesso prescritta come Sinemet, è considerata la terapia standard per i sintomi motori della MP. Tuttavia, molte persone con MP sperimentano cambiamenti dell’efficacia di questo farmaco con il progredire della malattia. Alcuni studi mostrano che questi fenomeni si manifestano più precocemente e più frequentemente nelle donne che negli uomini. In particolare, sembra che per le donne ci siano maggiori probabilità di avere movimenti involontari, le cosiddette discinesie, che si verificano quando i livelli di levodopa nel sangue sono più alti.

Diversi fattori potrebbero contribuire alle discinesie, inclusi il dosaggio, il peso corporeo e l’età di esordio della malattia. Un peso corporeo basso può influire sul modo in cui i farmaci si accumulano nel corpo. Le persone più leggere a volte hanno bisogno di una dose minore di farmaco per sentire l’effetto: le donne pesano meno degli uomini e, a parità di dose, questo potrebbe spiegare come certi livelli di levodopa causino maggiormente discinesie nelle donne rispetto agli uomini.

Molti medici incontrano maggiori difficoltà a trovare dosaggi ottimali della terapia farmacologica anti-parkinsoniana per le donne rispetto agli uomini. Le donne sperimentano più spesso grandi fluttuazioni dei sintomi anche con piccoli cambiamenti nei farmaci o negli orari.

La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è una terapia chirurgica per la MP per tutte le persone con fluttuazioni dei sintomi difficili da controllare. Nonostante diversi studi mostrino che la DBS migliora la qualità di vita maggiormente nelle donne rispetto agli uomini, sembra che le donne accedano a questa terapia meno frequentemente degli uomini.

Ci sono differenze tra uomini e donne nella cura della MP?

Le donne affette da MP devono affrontare più barriere rispetto agli uomini per ottenere un’assistenza sanitaria di qualità e un supporto sociale.

Le donne hanno meno probabilità degli uomini di essere curate da uno specialista nella MP, come un neurologo o uno specialista in disturbi del movimento, e di avere un partner che le assista.

D’altra parte, le donne con Parkinson hanno maggiori probabilità di:

  • andare agli appuntamenti medici da sole
  • utilizzare l’assistenza sanitaria a domicilio
  • vivere in una struttura sanitaria qualificata

Tutti questi fattori indicano che le donne potrebbero non avere accesso a cure adeguate alla malattia di Parkinson.

Conclusione

I risultati degli studi sull’impatto della malattia di Parkinson nelle donne sottolineano la necessità di approfondimenti in questo campo.

In conclusione, la diagnosi di MP è meno frequente nelle donne e, rispetto agli uomini, le donne rispondono in modo diverso alle terapie attuali, hanno meno accesso a cure specialistiche e hanno meno supporto dal punto di vista sociale.

Tutti questi aspetti possono incidere sul fatto che le donne con MP abbiano una qualità di vita inferiore rispetto agli uomini.

Indubbiamente, queste problematiche devono essere ulteriormente approfondire al fine di migliorare la vita di tutte le persone colpite dal Parkinson.

Aspetti principali

Le donne hanno un rischio minore di sviluppare il Parkinson.

Potrebbero esserci differenze in base al sesso nei sintomi della MP, ma i dati non sono concordi.

Piccoli cambiamenti nei farmaci o nell’orario di assunzione possono causare nelle donne grandi cambiamenti nei loro sintomi, incluse le discinesie che sono l’effetto collaterale più frequentemente segnalato nelle donne.

Nonostante la qualità di vita sembri migliorare maggiormente rispetto agli uomini, le donne hanno meno probabilità di ricevere la stimolazione cerebrale profonda (DBS).

Le donne hanno meno probabilità degli uomini di essere assistite da uno specialista in MP, neurologo o specialista in disturbi del movimento.

Le donne con Parkinson accedono meno alle cure specialistiche per la loro malattia.